Orsini: "Il Mercosur? È un'occasione"

Scritto il 14/12/2025
da Marcello Astorri

Gli industriali difendono l'intesa e spingono sulle bollette

Energia, trattato commerciale con i Paesi del Mercosur e pollice alzato per il ritorno dell'iperammortamento con la manovra. Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha parlato a ruota libera nella sua apparizione ad Atreju, la kermesse romana organizzata da Fratelli d'Italia.

Il capo degli industriali, che devono fare i conti con i dazi di Donald Trump, ha confessato che "il Mercosur ci preoccupa. Ci aspettiamo che purtroppo gli Stati Uniti nel prossimo anno possono avere un calo, per noi è un mercato e un partner importante". Di conseguenza, "non possiamo perdere l'opportunità di un negoziato (il Mercosur, ndr) che dura da 25 anni". L'Italia potrà esercitare un voto determinante sul destino del trattato commerciale con i Paesi sudamericani, "non possiamo perdere quest'occasione". Affermazione, quest'ultima, che è per lo meno in parziale contrasto con le rivendicazioni degli agricoltori, con in testa il mondo Coldiretti che vede più di un rischio dal Mercosur, con la prospettiva dell'arrivo in Europa di merci a basso costo e con standard di qualità e controlli inferiori. Anche per questo, Orsini esorta ad applicare "le giuste compensazioni e le giuste tutele dei prodotti".

L'altro tema è il nuovo, forte allarme sul costo troppo alto dell'energia. "Oggi la competitività, per fare i nostri prodotti, si basa soprattutto sull'energia. Quando noi non siamo competitivi sull'energia rischiamo di perdere pezzi di industria", ha detto chiedendo di fare presto sul ddl Energia. Orsini - che guarda soprattutto alle scelte non prese nel passato come vera origine della situazione attuale - lo definisce un "problema di sicurezza nazionale". Il nostro sistema produttivo, ha aggiunto, tra "manifatture e servizi consuma 200 terawatt/ora e si stima che nel 2035 possa arrivare a oltre 600 terawatt/ora ed è ovvio che ci preoccupa". A questo proposito, come contenuto in alcune bozze del ddl Energia, Orsini propone un meccanismo per alleggerire gli oneri di sistema fino a 5 miliardi. A tal riguardo il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, sui lavori al ddl ha spiegato che "una serie di articoli sono stati definiti, chiusi e quindi bollinati. Su una parte di valutazioni, invece, è ancora in corso anche il confronto di ordine tecnico sulle modalità" e la valutazione complessiva "rispetto alla normativa europea".

Tornando però al capo di Confindustria, arrivano apprezzamenti circa la manovra in approvazione. "Abbiamo lavorato insieme per far in modo che l'iper ammortamento (la maxi deduzione fiscale per gli investimenti tecnologici, ndr)" abbracciasse un orizzonte triennale per il 2026, 2027 e 2028. "Speriamo rimanga così, credo che questa sia la via per dare una visione a lungo termine per chi fa investimenti, insieme alla Zes. Serve volare alto: le nostre imprese hanno bisogno di competitività e per esserlo serve fare investimenti".